L’amico Dante

In questo periodo di paura e confusione rischiamo di perdere le certezze senza neppure accorgercene e, peggio, perdiamo amici senza potergli dire amorevolmente addio. Affinché la memoria sopravviva a questo oblio dettato dall’isolamento momentaneo è necessario uno sforzo, un impegno ad esserci, a ricordare, ad onorare. Onorare le feste ed onorare chi non c’è più: compiangendolo. Compiangere nel senso classico del termine ossia piangere insieme.


Voglio allora parlare dell’amico Dante Maffei improvvisamente scomparso nell’ultimo giorno di questo strano mese di  marzo. Operatore ecologico è stato a ragione ricordato con dolcissimi messaggi di cordoglio  dai colleghi della Formia Rifiuti Zero e con apprezzate testimonianze di stima dalla stessa Amministrazione Comunale e dal sindaco Paola Villa sempre attenta, le va riconosciuto, ai sentimenti più profondi della nostra comunità formiana: “Oggi viene a mancare uno dei ‘nostri uomini della Frz’, Dante era e resta uno degli uomini più miti, anche quando doveva lottare per i suoi diritti, per il suo lavoro, per la sicurezza sul lavoro, per il cantiere. Un abbraccio alla sua famiglia, un abbraccio grande”.

Dante, Dante era Dante, simpatico, altruista, curioso di tutto.
Ricordo le tante volte che passava da me in libreria, per un saluto, per un libro, per fotografare un evento di presentazione degli autori, sempre con la discrezione che lo distingueva e la gentilezza dettata dalla nostra sincera amicizia.


E poi ricordo con tanta simpatia le foto che con gli amici chiamavamo “le foto alla Dante” ossia i primi piani che lui, Dante, per primo aveva cominciato a farsi con il telefonino agli albori della successiva moda dei selfie, ne è stato un precursore e con ironia gli riconoscevamo il merito!

Impegnato sempre con tenacia nel proprio lavoro e nei tanti lavori svolti, costretto ad occuparsi in prima persona di temi sindacali e di diritto dei lavoratori dai tempi critici e sadici di questo periodo storico. Dico sadici perché a volte, quasi quasi, questa oscura macchina del lavoro precario è talmente indifferente alle vite delle persone da apparire compiacente nelle difficoltà che genera, così da costringere anche i più miti a difendersi semplicemente per lavorare.


E così Dante nei lavori precari che ha fatto ha sviluppato conoscenza e manifestato attenzione per i diritti sociali e questo gli fa onore oltre al merito di aver mantenuto una grande umanità e disponibilità con i colleghi ed i superiori.

Abilissimo nelle pratiche di massaggio, abilità naturale, innata dote naturale nelle mani, ha avuto grandi soddisfazioni personali, curando e massaggiando atleti.

Blogger. Questo è molto interessante nelle recenti attività di Dante, lui infatti ha scritto e si è occupato di tantissimi temi utilizzando i social network più in voga Facebook, Twitter ed Instagram, invito oltre a leggere o rileggere i suoi messaggi, a vedere i suoi video su YouTube (sarà sufficiente cercare il nome Dante Maffei per trovare i suoi video) dove la passione per la fotografia e il suo enorme attaccamento al territorio lo hanno incoraggiato a filmare video documentari sul nostro Golfo di interesse per il pubblico, sui fuochi di San Giovanni a Formia, per esempio, o sul pozzo del diavolo a Gaeta oltre a tanti altri.

Nipote di Santina, Dante amava ricordare e parlare della nonna Santina formiana doc che aveva un ristorante tipico a Formia a Via Divisione Julia per la strada che porta alla stazione, vicino al Liceo Classico. E chi di quelli più grandicelli non conosceva Santina??? Bene, per i più giovani era Dante Maffei che parlava di Santina e nel suo appassionato racconto ricco di date e particolari potevi sentire l’odore dei piatti al sugo di pesce fresco, sentire i rumori delle sedie rustiche spostate frettolosamente per fare spazio a lei alla donna manager e cuoca che ti arriva incontro con tre piattinoni  fumanti nell’affollato spazio della sua cucina. L’acquolina in bocca saliva solo alla descrizione di quelle prelibatezze!

Dante formiano doc e molisano per amore. Sposato con Maria Teresa Matteo dal 4 giugno 2016, da quando nella Basilica di San Nicandro a Venafro ha detto SI alla sua sposa, il suo cuore, il suo amore, la sua cura e dedizione sono stati esclusivamente per Lei. Insieme hanno costruito il proprio nido, fatto delle passioni individuali, la fotografia per lui, la sartoria per lei, e delle passioni condivise: il cagnolone ed i gattini, simpatici testimoni del loro buonumore.

Adesso è a lei, anzi a loro come coppia, marito e moglie, Dante e Maria Teresa, che va il nostro profondissimo abbraccio che per tanti anni è stato un augurio ed ora è una promessa a ricordare.

http://www.tuttogolfo.it/comune/formia/formia-in-memoria-di-dante-maffei-nei-ricordi-di-margherita-agresti/

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