Compleanno mio

Come i bambini che contano senza quantificare quei segni

così noi dovremmo contare i compleanni.

Come i bambini che saltano qualche numero e ripetono qualche altro due o tre volte

così noi dovremmo confondere i decenni,

mere decine spesso di molto più di dieci cifre.

Anche i nostri anni non sono lineari

molti sono stati vissuti tante volte

alcuni certamente saltati

tutti insieme non fanno la somma scritta sulla torta.

40? davvero 40?

Ma sono molti di più

se ci conti tutti i nostri incontri immaginati

se ci aggiungi i pensieri straordinari

se ci metti l’inatteso e tutti i miei desideri

supereremo di granlunga ogni numero a due cifre

e pure se guardi

se ascolti

il tempo ti suggerisce attimi

brillanti felicità

magnifico presente.

Potrebbero essere tanti e tanti in più

Saranno certamente un numero inventato come quello dei bambini che imparano a contare con le dita e con le dita poi toccano quello che hanno

adesso, qui.

4 pensieri su “Compleanno mio

  1. Grazie di queste parole che a mio modo di vedere descrivono molto bene la congiunzione e il rapporto tra “Cielo e Terra”…
    Un abbraccio forte

  2. Vero! Gli anni non sono mai quelli che dice il calendario o l’anagrafe… Brava Margi,, per questa riflessione che condivido. Auguri!

  3. Veramente intensa !!!
    Margherita
    Il tempo è una strada strana
    Un cortocircuito tra anni o decennni che contrae i momenti/
    Una canzone ripetuta all’ infinito che dilata gli eventi.

  4. Il tempo…questo concetto inafferrabile che non riusciamo davvero a capire col cuore. Il tempo della fenomenologia della vita è senza tempo. È dilatato e ristretto, piegato e distorto dall’immaginazione. E questa è spinta dai desideri. Una realtà aumentata, forse. Come chiedersi “cosa non vedo?” di fronte alla realtà oggettiva.

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